mercoledì 31 dicembre 2008
Biiibaaa 43
E poi tornando a casa ho sentito un gruppetto di persone salutarsi. Uno ha detto "Oh! Ci vediamo fra un anno!!!"
Un altro ha risposto "E se non ci vediamo..." (io qui ho pensato "no no no ti prego non dirlo!")
e lui "...accendiamo la luce!!" (e io "cazzo l'ha detto")
martedì 30 dicembre 2008
Biiibaaa 42
Solìs 9_ L'aperitivo: prima o dopo?
L'ha scoperto per caso aperitiveggiando col fidanzato,
un bel sabato pomeriggio, in un famoso locale della provincia.
Nei lunghi silenzi tra una tartina e l'altra la ragazza si guarda
attorno e confronta la loquacità degli altri fidanzati con il prevaricamento
dell'interesse verso cibo e bevande del suo uomo, rispetto alla sua persona.
Al chè inizia un monologo sperando di trasformarlo in dialogo, con scarsi risultati.
Per finire decide di domandargli il perchè di tanta apatia paragonata
all'energia e le doti oratorie degli altri fidanzati della stanza e all'improvviso
le viene rivelato il segreto.
" Ma amore anche te, cosa mi porti a far l'aperitivo dopo aver consumato? Li vedi tutti questi? Le loro pallottole di oggi le devono ancora sparare, tutte queste parole hanno un solo, ultimo e vero fine".
La ragazza annuisce e appunta nelle sue regole non scritte che l'aperitivo e la cena si fanno sempre prima.
lunedì 29 dicembre 2008
Biiibaaa 41
Massimo Troisi: "Ma qual è sta parola?"
venerdì 26 dicembre 2008
CENA CENA!
Biiibaaa 40
Penso al commissario Cattani nella Piovra, che forte della sua etica e della sua dirittura morale si batte contro la malavita organizzata e fa credere a tutti noi spettatori di essere un eroe, solido e invalicabile. Poi quelli gli rapiscono la figlia e lo annientano, lo costringono a rimangiare ogni passo fatto, a mettersi una pistola in bocca, perché ogni affetto è una debolezza. Alle volte guardo gli animali, mi rendo conto di quanto liberamente e Naturalmente si uccidano fra loro, si macchino di tutto ciò che per noi è orrendo crimine, e mi chiedo perché io sono buono, mi chiedo se l’onestà non sia un difetto di fabbricazione, se non abbiano ragione i mafiosi e gli egoisti, i bulli, i prevaricatori, l’infinita coorte dei cattivi.
Quando chiedo in giro “Secondo te perché sono buono?” mi sento rispondere “Perché se non lo fossi staresti male”, ma questa non è una risposta, perché la mia domanda posso riformularla come voglio, compreso “Perché se non faccio il buono sto male?”. No, io voglio capire davvero, più a fondo, più giù di così. Cos’è l’onestà, cos’è la sincerità, la voglia di sbattersi per gli altri, la parola gratis, l’affetto, che senso hanno? Perché siamo così umani? Perché gli animali non hanno tutto ciò? Perché per dire che una persona è buona si dice che è umana? Da dove vengono tutti questi valori? Da dove sono usciti, e quando? A che servono?
E poi, come si trasmettono? Come posso rendere buono uno sbruffone, fargli capire che si sta meglio quando gli altri ci ringraziano, quando abbiamo passato la giornata a ridacchiare, se nemmeno io so come funziona tutto ciò, e se nemmeno io sono convinto che tutto questo abbia senso?
Clint Eastwood, in uno dei suoi film pazzeschi fa dire a un poliziotto “Mandare la gente in galera serve soltanto a spedire i criminali nel posto in cui avevano già indirizzato le loro stupide vite. Ma i morti restano morti”.
Serve davvero la pietas? Servono davvero tutti questi valori e questi sentimenti?
Per carità, sono convinto di sì. E se alle volte mi permetto di fare battute tremende su handicap, omosessualità, gente di colore, morte, religione e quant’altro, è perché sento di saper camminare sul confine tra lecito e illecito, sento di sapere dove si trova e di poter gustare le mie valenze. Una battuta, se viene in mente, dice Luttazzi, va detta, per quanto tremenda sia. Le battute fanno parte del pensiero, del parlamento mentale che ognuno di noi ha in testa, ma non hanno a che fare col nostro comportamento reale nella vita di tutti i giorni.
Allo stesso tempo non mi va di essere portatore di valori che non capisco e non conosco. Anche se sono valori indiscutibili, sacrosanti. Io devo, devo sempre capire tutto, e nelle cose devo andare a fondo. Non mi frega un cazzo se mi rubi il parcheggio o se nella mia busta paga è comparsa una strana vocina da 3 euro. Quello posso anche non capirlo, il giorno che trovo tre euro in terra torno in pari. E poi tre euro posso pure tirarli nel fiume. Non mi frega di sapere le date dei saldi o la misura dei cerchioni. Spesso sono fuori dalle discussioni che si fanno alle cene, e mi rendo conto di non interessarmi a cose che interessano tutti e che alla fin fine fanno la vita vera, e aiutano a stare coi piedi per terra. Io non li ho i piedi per terra. E questo è un difetto. Ma come funzionano i sentimenti e i valori umani, quello lo devo capire, se no ci esco pazzo. Smetterò di farmi queste domande quando avrò finito i punti interrogativi.
E adesso cantiamo assieme un santissimo canto di Natale. Ma cantando bene, a due voci, e con santissima passione, senza ripetere tutto come papere pecorone:
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaastro del cieeeeeel
Paaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargol diviiiiiiiiiiiin
MIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIte agneeeello Reeeeedentor
Tuuuuuuuuuuuuuuu sei aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaastro fra gli aaaaaaaaastri del cieeel
Tuuuuuuuuuuuuuuu sei miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiite fraimitiagnelliredentoooor
Sceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeendi giù, dalle steeeeelleee
PooooortancheilmiteagnelloRedentooor
giovedì 25 dicembre 2008
Biiibaaa 39
Che poi son stati scemi perchè se non avessero chiesto così insistentemente di restare assieme nessuno li avrebbe mai separati
mercoledì 24 dicembre 2008
Biiibaaa 38
martedì 23 dicembre 2008
PRIMA CENA UFFICIALE DEL BLOG
Stay tune!
sabato 20 dicembre 2008
Biiibaaa 36
venerdì 19 dicembre 2008
Biiibaaa 35
giovedì 18 dicembre 2008
Biiibaaa 34
domenica 14 dicembre 2008
PRIMA CENA UFFICIALE DEL BLOG
Aggiornamento: siccome chi lavora ha problemi a fare tardi la domenica sera, facciamo che si vota il giorno preferito cliccando qui.
Biiibaaa 33
Boh, non capirò mai qual era il problema, perché mica avevo il piciu fuori o cose del genere.
“Buongiorno, lei è credente?”
“Tutto l’opposto”
“E’ ateo?”
“Ma nemmeno. Proprio non mi interessa la faccenda intera”
“Non si interroga mai sulla natura della sua spiritualità?”
“Mai”
“E sui problemi che affliggono il mondo oggi non si interroga? Questa povertà, queste guerre?”
“Eccome che ci penso, ma non credo siate voi la risposta” (Detta così sembra brutta, ma con loro mi è uscito un tono cordiale)
“Non vuole nemmeno la nostra pubblicazione?”
“Eh beh ma sarebbe prendervi in giro dai!”
“Va bene, allora buongiorno”
“Buongiorno a voi”
Ahahah fine dei miei rapporti con i testimoni di giuvaaaanni
sabato 13 dicembre 2008
Chuck 28 - Siamo tutti servi della gleba
Solìs 7 - Le buone vecchie maniere
E aveva ragione. Ne ho avuto la dimostrazione l’altra sera in una famosa discoteca delle mie parti. Mi stavo aggirando in scioltezza per il locale, dirigendomi verso il bancone del bar quando, ad un certo punto, mi sento arrivare un pugnazzo alla Chuck Norris nella spalla, da uno stronzetto con i capelli biondini e scompigliati che avrà avuto si e no 23 anni e 5 neuroni 5 in testa. Tutto questa violenza per chiedermi se volevo favorire: o lui o il suo amico, una bella cavalcata, con tanto di gesto esplicativo della mano che schiaccia il clacson.
Io lo guardo allibita tenendomi la spalla dolorante, chiedendomi per quanti mesi sarebbe poi rimasto l’ematoma, perché comunque diciamo che io ho già anche le mie primavere. Gli domando solamente se ce la fa e gli comunico che mi aveva fatto ben male; poi tiro avanti per la mia strada.
Sono rimasta talmente sconcertata che quando, nel proseguo della serata, mi son ricevuta la classica palpata di sedere random da un passante, da me non individuato, mi son sentita quasi sollevata.
“Ahh.. le buone vecchie maniere” ho pensato.
venerdì 12 dicembre 2008
Biiibaaa 32
giovedì 11 dicembre 2008
Biiibaaa 31
martedì 9 dicembre 2008
Chuck 27 - Leave Britney alone!
lunedì 8 dicembre 2008
Chuck 26 - Dove Marco viene in visita a Basel e l'umorismo trionfa
Qualche episodio dalla recente visita di Marco qui in Svizzera
Sabato sera ero invitato a una festa e mi sono presentato con Marco. Io un po’ ero preoccupato a portarlo, che si sa che quando vai a una festa dove non conosci nessuno magari non ti inserisci e ti deprimi. E infatti all’inizio a un certo punto Marco si è trovato in cucina con una decina di scienziati che facevano umorismo nerd, che non avete idea come sia l’umorismo nerd degli scienziati.
Lo vedevo che era a disagio.
Poi ha trovato il gin tonic ed è diventato amico di tutti.
Siccome è quasi natale, alla festa bisognava portare ognuno un regalo del cazzo. Si faceva un mucchio e si redistribuivano a caso. Quello che ti capitava, capitava.
Così io e Marco nel pomeriggio siamo andati in un negozio di robe cinesi e abbiamo comprato uno scopino del cesso (2.6 CHF) e un sacchetto di verdure di plastica (1.60 CHF). Quando si dice il buon gusto. Sono stati i regali più gettonati della festa. Mado, le verdure di plastica sono andate letteralmente a ruba tra le ragazze. Tutte che volevano una carota, uno zucchino, una melanzana di forma allungata, un cetriolo. Mi chiedo perché.
“Piacere, mi chiamo Marco”
“Piacere, Inga”
(Facendo il brillante) “A un altro nome che finirò con lo scordare temo”
“E si fai già che scordarlo adesso va. Ciao.”
Ah ah ah.
C’era la coda per andare in bagno e Marco faceva lo splendido con due fighe per farle passare davanti, e loro no ma dai c’eri prima tu, e lui no no figuriamoci, e così siccome mi pisciavo addosso sono entrato io. Ci sono rimasti un po’ male.
Lui batte sulla porta e grida: “STRONZO VEGETARIANO!”.
In quel mentre passa un tipo e gli fa: “A c’è Enrico dentro?”
Ah ah ah.
Eravamo già ormai sbronzissimi e parlavamo con le due ragazze di prima, che dicevano che avevano combinato di andare alle terme l’indomani ma poi avevano ricevuto la mia email che chiedeva chi voleva andare alle terme e così avevano deciso di rimandare e andare un’altra volta. Ah ah ah.
A un certo punto c’erano i mandarini e Marco ne stava mangiando uno e Claudia ne voleva un pezzo e lui fa aspetta apri la bocca te lo tiro. Lei apre la bocca e lui glielo tira fortissimo senza nemmano mirare e la prende in faccia. Ah ah ah.
Nel cuore della notte, mi sveglio per via di quel pirla che ha lasciato l’ipod acceso con le cuffiette a due centimetri dal mio cuscino.
“Marco spegni la musica?”
“…”
“Marco, per favore, spegni la musica?”
“…”
“Marco ziofa spegni sta cazzo di musica?!” (Gomitata)
“…zzz…zzz…”
“MARCO PORCA PUTTANA SPEGNI LA MUSICA!”
Sobbalza e biascica nel sonno: “Yes but I need a map…”
“CHE CAZZO DICI PICIU!LA MUSICA! SPEGNI STA CAZZO DI MUSICA DELLA MINCHIA!!!”
Spegne la musica.
Il mattino dopo mi fa “Ma senti ma stanotte ti sei per caso svegliato?”
Il giorno dopo siamo andati con dei miei amici e amiche alle terme. A la piscina calda è una figata e tutto, ma noi alla fin fine eravamo attratti dall'area sauna. Perchè qui si costuma fare la sauna nudi maschi e femmine insieme.
Ah che imbarazzo. Ma poi chissenefrega e vaffanculo, siamo andati. (Le tipe si vergognavano e non sono venute con noi).
Eravamo seduti a disagissimo nella sauna e io faccio a Marco:"Guarda alla tua sinistra, c'è una coricata con la patata verso di noi, in primo piano". Lui gira la testa, guarda, poi mi fa:"Ma secondo te per capire l'età delle donne si contano gli anelli della figa come per gli alberi?". Ah ah ah.
venerdì 5 dicembre 2008
Chuck 25 - Pensiero indelicato
Biiibaaa 30
(Letta nell'atrio del Giardino dei Libri, a Rimini)
mercoledì 3 dicembre 2008
martedì 2 dicembre 2008
Chuck 23 - Il prete con la patata in culo
Ma quello che fa ridere è che oggi su msn, Marco tenax mi ha detto che io un giorno o l'altro sarei andato al pronto soccorso per farmi togliere un intero prete dal culo.
Ah ah ah.
(Ora che abbiamo riso e scherzato ci tengo a ribadire che io di solito non mi infilo niente nel culo, figurarsi i preti)
Biiibaaa 29
domenica 30 novembre 2008
giovedì 27 novembre 2008
Saramnesia 4
chi ha votato ME come peggior uso della punteggiatura è molto antipatico.
Resta esonerato Giovanni Cussino, in arte Macondo perchè mi ha offerto il riso giallo piu' buono del mondo.
Gli altri 3 son degli stupidi, anzi no, 1 è un cagacazzo.
:-)
Chuck 21 - Sogno di essere il papa
La prima volta non ero proprio io il papa, ma ero un prelato del suo entourage e lui mi parlava liberamente e mi confidava cose disgustose.
La seconda volta invece ho sognato che ero proprio il papa io e c'erano tutti questi miei seguaci che cantavano estasiati e io cercavo un modo gentile di spiegare loro che dovevano smettere di comportarsi come deficienti.
E poi la notte scorsa il terzo sogno. Ero in una gigantesca cattedrale piena di gente e razzingher non so perchè ma mi indicava come suo successore. E poi la fine del sogno fa ridere perchè appena papa dovevo fare il discorso davanti a tutti.
E nel silenzio generale, sul palco, mi schiarisco la voce, e poi veloce sparo:"Da questo momento la chiesa cattolica è sciolta!" e scappo.
mercoledì 26 novembre 2008
Biiibaaa 28
martedì 25 novembre 2008
Biiibaaa 27
- En po' foi suma tuti ma chila esagera
- Sa i dan ai foi a mesdì, ti a des ure l'as giò ciapaje
- Ses pì fola che en camiu rimorchiu et crin
e infine, il colpo da Maestro:
-Cul bas!
domenica 23 novembre 2008
Chuck 20 - La migliore barzelletta sulle bionde della storia
sabato 22 novembre 2008
Biiibaaa 26
Solìs 5_Cotto e mangiato.
"Benvenuti nella mia cucina, oggi c'ho le palle girate. Mio marito non mi tromba da mesi, puzzo tremendamente di cipolla e di sugo bruciato poi, non so se notate, ma son mesi che non vado dal parrucchiere e mi taglio la frangia con la mezzaluna trita prezzemolo. Son talemente disperata che sogno che Giovanni Rana suoni alla mia porta e mi prenda così da tergo ai fornelli, ma so che non succederà perchè diciamocelo con quest'aria da maestrina che mi ritrovo pure Mengacci ha più sex-appeal di me."
Quasi quasi preferisco gli altri collegamenti con i culinaria, almeno son più divertenti.
Biiibaaa 25
venerdì 21 novembre 2008
Chuck 19 - La scala mobile
Solo che a me il supermercato fa un effetto strano. Entro per comprare solo una cosa veloce e poi compro il negozio. Sempre così.
Infatti, tutto di corsa, passo davanti agli scaffali e prendo questo questo questo e quello e ah già pure questo, e via alla cassa a pagare. Solo che erano già le sette e quaranta e dovevo ancora mangiare cena e avevo appuntamento alle otto al cinema. Così dopo pagato mica mi fermo a mettere la roba nello zainetto, no no, lo faccio uscendo, che risparmio tempo.
Il supermercato è nel seminterrato e per uscire c'è la scala mobile. Così ero fermo sulla scala mobile che salivo e intanto riempivo lo zaino. Solo che avevo comprato troppa roba e non ci stava tutto. Mentre spingevo affannato tutto dentro alla rinfusa, non mi va a cadere la confezione da dieci di Actimel?
Quella fatta solo di cartoncino che tiene alla bell'e meglio dieci bottigliette: appena tocca terra si disintegra e dieci bottigliette di Actimel partono in tutte le direzioni, ma per lo più verso il basso, giù per la scala mobile piena di gente. Mado se rimbalzano gli Actimel.
Io mica potevo correre giù per la scala mobile che sale per inseguire i miei Actimel che rimbalzavano. Così mi sono fermato in cima, e mentre finivo di stipare lo zaino, la gente che arrivava con la scala mobile mi portava su gli Actimel.
Faceva molto ridere la scena di me fermo in cima alla scala mobile e gli altri clienti trasportati su, uno dopo l'altro, gentilissimi, mi davano un Actimel ciascuno. E io "Danchescen!", Actimel, "Ensciuldigun!", altro Actimel, e così via.
I bastardi però si sono fottuti un Actimel.
giovedì 20 novembre 2008
mercoledì 19 novembre 2008
Biiibaaa 23
Ma grazie al cazzo, nuotando lento in quel posto pure io lo scopro subito il piacere di vivere. Diglielo un po' a uno che sta facendo consegne nel centro di Milano e si becca una manifestazione contro l'aborto ed è quasi la mezza e i negozi stan per chiudere, poi vedi se ha anche lui le percezioni o se ti manda a fanculo
Certo che il Dalai Lama sta bene sulla sua montagna e dice "Non arrabbiatevi, non siate nervosi", ma mandalo a fare la coda passaporti alla questura di Milano e uscito da lì mettilo al nerofumo della Michelin per quarant'anni, poi vedi come bestemmia Buddha
Biiibaaa 22
Ha preso in pieno te.
Ha preso in pieno te.
lunedì 17 novembre 2008
Chuck 17 - Chuck e i papaboys su Facebook
Giusto per ricevere messaggi di questo tipo:
Siamo sempre 'on line' per ascoltare e seguire i vostri 'temi scottanti' oppure qualsiasi richiesta di chiarimento che si necessiti.
A tutti voi una buona e santa settimana nel Signore risorto.
Ah ah ah.
domenica 16 novembre 2008
Biiibaaa 21
E' un accorpamento dei termini "Gestisce" e "Edicola". Molto utile ad esempio il primo giorno di scuola
"Pipino che mestiere fa tuo padre?"
"Gesticola"
Molto comodo ed esaustivo.
E poi alcune delle mie persone speciali hanno perso qualche punto, mentre altre si sono rivelate speciali a sorpresa, viva Miss, viva Giangi, viva i Prunotto tutti
Chuck 16 - Dove mi capita di incontrare in sauna addirittura la regina di Inghilterra
Quello che volevo dire era che dopo cena, dopo aver scolato parecchie bottiglie di vini provenienti dalle piu' svariate parti del mondo (io ho contribuito con un Barbera del Monferrato da 6,70 CHF che è piaciuto assai) abbiamo fatto cose molto divertenti.
Prima di tutto abbiamo guardato video divertenti su YouTube. Quello famosissimo di "Achmad the Dead Terrorist", che fa molto ridere. Poi il sempreverde "The Italian man that went to Malta", che mi riprometto un giorno di ridoppiare. E infine quello, superfamosissimo ma che io mica avevo mai visto, dell'emo veramente sensibile che difende Britney Spears:
Dopo questo, abbiamo fatto un gioco di società che davvero fa ridere. Probabilmente lo conoscono già tutti e sono solo io, che non avendo mai avuto amici in quanto così cagacazzo, non conoscevo. Comunque. Ognuno ha un pezzo di carta e una penna. Si scrive un personaggio maschile, poi si piega il foglio e lo si passa al vicino di destra. Sul nuovo foglio si scrive un personaggio femminile, si piega e si passa. Sul nuovo foglio si scrive dove si incontrano, si piega e via così. Si scrive allo stesso modo cosa dice lui, cosa dice lei, poi cosa fanno e le conseguenze. Alla fine si aprono i fogli e ognuno legge la storia così composta e i risultati fanno veramente ridere.
Un esempio:
Il tizio che non sa dire no
e Daisy la mucca
si incontrarono all'Atlantis (una discoteca n.d.r.).
Lui disse:"Posso baciarti?"
Lei disse:"Se paghi abbastanza"
e così iniziarono a limonare.
Il contadino uscì fuori e disse loro di stare buoni e di tornare nel recinto.
Impressionante come la storia abbia un senso.
Anche questa è venuta abbastanza bene:
Berlusconi
e una donna senza capelli
si incontrarono in una stanza di hotel.
Lui disse:"Conosci la regola della L?"
Lei rispose:"Ma sai io sono ancora vergine"
Mangiarono cena in silenzio
e così ora tutti sanno la verità qual è.
Poi chissà perchè in molte storie ci sono io come protagonista. Come questa, quasi profetica:
Enrico
e la regina Elisabetta
si incontrarono nella sauna.
Lui disse:"Non avevo mai incontrato qualcuno di famoso"
Lei rispose:"Dai su, chi vuoi prendere per il culo?"
Andarono in un bar e provarono la salsa piu' piccante che c'era
e come risultato si svegliarono col un mal di testa per il troppo tequila.
Sauna, salsa piccante, tequila, mal di testa. A parte la regina direi che è un ritratto realistico del mio attuale stile di vita. Impressionante.
Ma, niente, so che dette così non fanno più tanto ridere, ma capite che sul momento, il vino e tutto...Comunque se non siete cagacazzo e avete tanti amici, provate. E lasciate stare Britney, bastardi!
Biiibaaa 20
sabato 15 novembre 2008
Chuck 15 - Il Dr. Chuck e le donne
E questo è un esempio di come sia riuscito a sfruttare brillantemente l'occasione d'oro per farla mia.
(il seguente dialogo è avvenuto in inglese, madrelingua il suo, alla cazzo il mio)
Chuck: - Come si chiama quella cosa che si usa per pulire il pavimento? (facendo il gesto di ramazzare)
Lei: - Scopa.
Chuck: - Scopa! Giusto! Non mi veniva il nome. Ecco, volevo dirti che te sembra sempre che hai un manico di scopa infilato nel culo...
Biiibaaa 20
E poi ho letto un po' di cose scritte da Indro Montanelli che è nato il mio stesso giorno e cazzo come scrive bene e come mi fa ridere quando vuole
E infine il mio cane non sarà mai + solo ora che Trizia l'ha raggiunto e lo fa sganasciare tutto il santo giorno
giovedì 13 novembre 2008
Chuck 14 - Il nostro amico Elio
Era la giornata dei bambini e i dipendenti potevano portare i propri figli a vedere il posto di lavoro, così in giro era tutto addobbato con palloncini e simili.
Palloncini pieni di Elio.
Vuoi non provare a fare un tiro?
Ecco il risultato:
Mado se fa ridere. La prossima volta che avete un palloncino che vola provate perchè fa davvero scassare.
Poi ci siamo messi d'accordo e abbiamo iniziato a fare scherzi a tutti. Cioè, ti arriva uno e ti parla con quella voce, ah ah ah...
Mado ma vi consiglio di farlo anche voi che è la cosa più esilarante che esiste.
martedì 11 novembre 2008
Saramnesia e i pensierini sulla vita di coppia.
Ho pensato che se lo facessi io,grassa come sono potrei apparecchiarex tutti i 12 cavalieri della tavola rotonda.
ah ah ah
*Una volta un mio ex fidanzato mi ha detto che le mie mutande erano talmente anti sesso che credeva me le comprasse ancora mia madre.
*Recentemente il mio attuale fidanzato mi ha detto: si si sei carina,ma io solitamente nn esco con le ragazze per il loro aspetto fisico.
Grazie amore,anch'io t voglio bene.
*Una volta stavo con uno talmente tirchio,ma talmente tirchio che oltre a farmi pagare a me,i conti delle nostre uscite, s'imboscava la ricevuta per farsela rimborsare dall'azienda.
E non scherzo. Le sue iniziali sono A.P.
*Una volta un mio ex che mi piaceva tantissimo,mi ha portato a cena in un posto raggungibile solo con il gatto delle nevi. Io mi ero messa i miei jeans preferiti,che purtroppo quel giorno avevo fatto veramente fatica a chiudere e mi facevano avere la stessa postura e mobilità di Robocop.
Questo ha fatto si ,che per salire sulla motoslitta io abbia simulato il salto della staccionata come Gianni Morandi,colpendo ai reni l autista che a momenti perdeva il controllo del mezzo.
*Una volta son uscita a cena con uno che a metà cena è impazzito e si è messo a fare l imitazione di Eros Ramazzotti a voce altissima.
*Una volta sono uscita con uno e siamo andati al ristorante giapponese.La serata stava andando decisamente bene,se nn fosse che questo qua si è seccato una bottiglia di sakè ed era gonfio come una merda e ho dovuto riportarlo a casa io,mentre stringeva le mani a tutti i commensali presenti,manco fosse Silvio Berlusconi.(ahahahhaha)
lunedì 10 novembre 2008
Chuck 12
Saramnesia 3 Fruga fruga raspa raspa
Ho cercato di comprendere l origine di tale piu',ma nn cè spiegazione plausibile se nn la dicitura "emolumenti".Io nn so che cazzo siano gli "emolumenti" so solo,che cavolo,se basta solo dire "fruga fruga raspa raspa" lo dico un po' piu' spesso.
sabato 8 novembre 2008
Biiibaaa 19
Spazio:
Pubblicità!
"Barba lunga? Compra le lamette Osama Bilama".
- Osama Bilama, la lametta che ti rade al suolo -
Tatta ratta tara tà!
"Il tuo bucato perde colore? Compra Braccobama liquido".
- Braccobama, il detersivo per Capi colorati -
ahahah, si ringraziano molto per la collaborazione i signori Giletta F. e Bosio L.
Il signor Bosio L., x chi non lo conoscesse, è un amico mio che a suo tempo ha accostato alle 3 del mattino, rientrando dal turno di notte, perchè il contachilometri segnava 80510, componendo così la scritta Bosio, e si è trovato nell'impaccio di non saper che fare, giacchè nessuno si profilava all'orizzonte, pronto a condividere con lui l'indimenticabile momento, e pochi colpi di acceleratore sarebbero bastati a rovinare tutto e a trasformare Bosio in bosii
ahahah
venerdì 7 novembre 2008
Biiibaaa 18
Chuck 11 - Berlusconi e Obama
Solìs 4- una vita da tifoso
Biiibaaa 17
giovedì 6 novembre 2008
Chuck 10 - Altra segnalazione
Biiibaaa 16
Al massimo ancora una stasera. L'ultima.
E devo giocarmela benissimo.
mumble mumble, l'ultima battuta sui neri...
Allora facciamo così. Ahahahah. Prendiamo una bandiera americana con tutte le sue strisce e le sue stelle e riesumiamo quel vecchio motivetto che fa
"Le stelle sono ta-ante / milioni di milio-oni / le stelle dei negro-oniii!"
ahahah
mercoledì 5 novembre 2008
Biiibaaa 15
Allora gli ho detto che era rimasto da noi e che senz'altro, dulcis in FUNDU!, gliel'avremmo portato
Purtroppo però ho notato che alcuni clienti insistono nella loro sbadatezza e incapacità organizzativa. Per il prossimo anno metterò su un bel corso in cui spiegherò ai + dotati come maneggiare i testi scolastici. Gli spiegherò ad esempio che tante volte, se manca l'allegato dal libro, forse basterà guardare in terra: potrebbe essere caduto! E nel caso uno riuscisse in questo modo a rientrarne in possesso, magia!, basterà rimetterlo dentro il libro, senza rimandarcelo indietro con scritto "l'allegato era infilato fra le pagine ora purtroppo è scivolato fuori"
forse farò un corso cartaceo con tanto di fotografie, dove ci sono io che mi gratto la testa cercando un cd dentro un libro, poi io che guardo in terra, e infine io che trionfante mostro il cd appena recuperato da sotto la mia scarpa
martedì 4 novembre 2008
Biiibaaa 14
lunedì 3 novembre 2008
Chuck 8 - Mariano
E' un tipo strano. Potrei raccontarvi un sacco di avventure di quest'uomo, ma mi limito a riportare quello che è successo venerdì scorso.
Eravamo a una festa di halloween iniziata alle 19 e trenta, perchè qui in Svizzera si inizia presto. A un certo punto noi abbiam preso e siamo andati via. Roman voleva andare sulle giostre e alle 11 le giostre chiudevano, che siamo in Svizzera e la gente vuole dormire. Mariano che stava puntando una tipa sbronzissima è rimasto là. Noi siamo andati sulle giostre e tutto, poi eravamo lungo il fiume a bere una birra in lattina che si risparmia, quando mi squilla il cellulare.
Era Mariano che voleva venire con noi, che con noi c'è figa. E mi chiedeva della bionda, e io gli faccio e no caro mio, la bionda non si tocca. Allora mi chiedeva se avevo qualcosa in contrario se veniva anche lui, e io va bene ma la bionda non si tocca ok? E lui a va bene va bene, dove ci vediamo? Gli faccio che noi stavamo per andare all'Atlantis, che è una discoteca, e lui fa va bene ci vediamo là, ciao, ciao.
Poi però sulla via per la discoteca noialtri ci siamo ancora fermati in un bar a fare qualche giro di tequila scuro, cannella e spicchio d'arancia. Io mica ho più pensato a Mariano, e lì il cellulare non prendeva. Poi ero impegnato a cercare di tradurre "limonare", che nessuno sapeva. La mia amica americana dice che si dice "to making out" ma secondo me "to lemoning" è più bello. Ho rinunciato a spiegare cos'era la girella. Fatto sta che la serata stava andando molto bene.
Quando finalmente siamo giunti all'Atlantis ed eravamo in coda per entrare, vedo Mariano che, in maglietta, discute col buttafuori perchè voleva uscire (e fuori c'erano 2 gradi). Solo che aveva il bicchiere di gin lemon pieno in mano e il buttafuori non voleva lasciarlo uscire col bicchiere. Così Mariano se lo tracanna alla vola, e esce. Ci vede e mi fa: "Bastaaaardo", biascicando in italiano, "è un'ora e mezza che vi aspetto!", e io sinceramente preoccupato gli chiedo scusa e se era da solo? e lui mi fa, sempre in maglietta, tutto serio: "Un ubriaco non è mai solo" e poi sparisce nella notte gelida. Ah ah.
Noi entriamo e io pensavo proprio che fosse morto ormai, ma lui rispunta. Era andato a prendere altri soldi al bancomat, e chissà quanto aveva già speso prima, per un'ora e mezza, da solo. Che dovete immaginare che lì un cocktail costa 17 franchi, robe da pazzi.
Perciò Roman ha la bella idea di rubare una bottiglia da bancone senza farsi sgamare. Infatti si imbosca una bottiglia intera di Jack e scappiamo in un angolo col bottino. Solo che era completamente vuota. Allora torniamo al bancone e stavolta Roman riesce ad arraffare una bottiglia piena di Martini Bianco. Che pazzi.
A fine serata, dopo un sacco di cose che non racconto ma di cui girano foto su facebook, ci troviamo in piazza io, Christophe e Mariano. Era pieno di taxi, che a quell'ora non girano più i tram e i taxi fanno affari d'oro. Quando sentiamo un rumoraccio, ci giriamo e vediamo un tizio che con la bici aveva rifatto la fiancata a un taxi. Distrutto lo specchietto e rigato tutta la portiera. Il tizio in bici scappa a tutta birra e il tassista parte sgommando all'inseguimento. Una scena interessantissima come potete immaginare. Così io Christophe e Mariano gli corriamo dietro per vedere come va a finire. Solo che, SBONG!!!, sentiamo dietro di noi un rumore come di un gong Ci giriamo e c'era uno che, a piedi, era andato a sbattere in pieno contro un cartello e adesso era per terra coricato che rantolava. Guardo meglio, e non era Mariano? Infatti mica c'era piu' di fianco a me. Vado da lui, sempre per terra, e gli faccio "Mariano, ma che cazzo fai???" e lui "Sto bene, sto bene...".
Ecco il mio racconto si chiude così, con quella sagoma di Mariano che tenta di rialzarsi da terra e dice "Tutto bene, sto bene sto bene...". E' così che voglio ricordarlo.
domenica 2 novembre 2008
Biiibaaa 13
Il piccolo davide nasce a cuneo quasi trent’anni fa, mangia tanto, poppa, si caga addosso come tutti quanti, poi comincia a battere le mani e sbrodolarsi fino a che un bel giorno riesce a sollevarsi in piedi e dare il via alla sua esplorazione del mondo. Frequenta le elementari e le medie con ottimi risultati, poi negli anni del liceo si assenta e crea tutta una serie di personaggi immaginari che gli riempiono il tempo durante le ore scolastiche.In quinta, durante un compitino di fisica, decide di fare lo spiritoso e sostituisce le risposte e i calcoli matematici con storielle buffe. L’insegnante, Fabrizia De Bernardi, gli da zero, ma il compitino diventa famoso e viene letto ancora oggi a tutte le quinte. L’originale è conservato in un prezioso cassetto ed è a disposizione per chi lo volesse visionare. L’esame di maturità si caratterizza per il voto esageratamente alto alla prima prova scritta e per l’abissale ignoranza dimostrata durante la prova orale. I calci in culo per venir fuori da quella scuola sono senza fine. Gli anni di università scivolano via veloci e il piccolo davide comincia ad affrontare diverse discipline biologico-scientifiche. E’ di quell’epoca il piccolo manuale “Come arrivare puntuali al treno espresso delle 18 e 15 a Porta Nuova” in cui l’autore utilizza quello che ha imparato negli esami di matematica, statistica e fisica per individuare il tragitto migliore verso la stazione in mezzo ai tanti cagacazzo delle strade torinesi. La laurea si avvicina, il nostro eroe studia le ossa di alcuni monaci medievali e prepara un discorso finale infarcito di spiritosaggini assolutamente fuoriluogo, che viene bocciato dal suo responsabile. “Ma dove cazzo ti credi di stare, sul palco di zelig?” “Ah, mi sembrava di sciogliere la tensione” “Ma quale tensione, tu devi spiegare il lavoro che hai fatto, chiaro???” “Lei ce l’ha con me!” “Ma cosa dici?” “Lei a volte nel corridoio mi spinge, io me ne accorgo, forse vuole che io cada dalle scale e mi faccia male, perché sono più bello di lei” “Ma cosa stai dicendo?” “Cazzone!” “Idiota!” “Palla di lardo!” La laurea viene comunque ottenuta con il massimo dei voti, e il piccolo davide può intraprendere il suo cammino lavorativo. Lavora una mattina da Botto Cornici che gli dice “Ah, credevo avessi 15 anni, no, no, voglio uno giovanissimo che lo pago meno”. Lavora due giorni alla Michelin in mezzo a negroidi e albanesi muscolosi che gli chiedono cosa ci fa lì in mezzo a scaricare camion carichi di copertoni pesantissimi. Poi la fatica lo porta al delirio e viene allontanato e congedato in malo modo. Lavora come volontario per diversi mesi al Cottolengo di Cuneo dove accompagna i disabili a passeggio. Si finge disabile anche lui quando la nerboruta Zizzi ammacca il cofano di un tassista; davide riesce a confondersi nel gruppo dicendo “Embeh mbeh mbeh, aaandiaaamo!”. Un’altra volta risponde ripetutamente di sì a Mariangelina, che non si capisce mai che cazzo dice, ma poi viene fuori che gli ha chiesto di sposarla e lui ha detto sì e le suore non riescono a frenare l’incontenibile gioia di Mariangelina e solo con enorme difficoltà la situazione viene riportata alla norma. Alcuni mesi dopo Zizzi non vuole giocare coi cubetti, davide insiste, Zizzi non vuole e con un raptus velocissimo allunga una mano e gli stringe il cazzo e le palle in una morsa d’acciaio. Davide la picchia in testa selvaggiamente con tutte le sue forze gridando “Maledetta troia bastarda!” e riesce finalmente a farle così male da indurla ad allentare la presa. Abbandona il Cottolengo e non fa più alcun tipo di volontariato. Viene assunto dall’istituto magistrale di cuneo dove insegna chimica e scienze. Sottopone le classi a svariati test di ridarola e cabaret, perde un po’ di tempo, partecipa a diverse cene dove si gonfia in maniera assolutamente indecorosa, ma riesce comunque a portare tutte le ragazze alla promozione. Insegna successivamente a saluzzo e centallo, poi i genitori gli consigliano di fare un concorso per un posto in ospedale. Davide si presenta davanti alla selezione di dottori. “Buongiorno a tutti voi” “Buongiorno a lei. Vediamo di parlare un po’ di questo fattore NCH” “Ma dai?....Ah…NCH?... ma quindi è un esame?” “E certo che è un esame!” “Non avevo mica capito, io credevo si parlasse del più e del meno, come mi vedo cosa penso i miei 5 pregi e difetti quelle balle lì” “No, è un esame” “Io allora non ho studiato” “Cosa facciamo?” “Eh, vado via. Fatemi poi sapere ahahah”. Anche i dottori ridono. Dopo un mese lo chiama il primario, dottor Peano. “Salve, sono qui a comunicarle che gli altri candidati si sono ritirati tutti, lei ha vinto”. Davide viene assunto. Patisce enormemente l’ambiente ospedaliero, non sopporta le banfate dei dottori. Una donna delle pulizie gli dice “Te non sei normale, guarda che gli altri laureati non ci salutano mai”. Non si inserisce, fa amicizia solo con infermieri, tecnici e autisti. Si isola sempre più. Compra un quaderno dove scrive dei brevi racconti in cui quelle troie delle sue colleghe muoiono sempre in maniera truculenta e vergognosissima con tanti pali nel culo. Un giorno le gambe non rispondono più e il piccolo davide si blocca a metà salita davanti all’ospedale. Rimane fermo alcuni minuti poi le gambe cominciano a indietreggiare e lo portano a Monserrato a riflettere sulla sua vita. I colleghi d’ospedale lo chiamano e si incazzano per la sua assenza. Davide dice che non sta bene. Si licenzia. Abbandona gli ambienti banfoni, cambia mestiere, e comincia finalmente a trovare se stesso
Chuck 7 - Der Autoskooter
Ci sono un sacco di possibilità diverse per nutrirsi in modo inappropriato.
Ci sono le bancarelle dei dolciumi, quelle che vendono gli spiedini di frutta ricoperti di cioccolato, quelle dei waffel, quelle delle salsicce, quelle dei marroni, quelle della raclette...
Ma non è di questo che volevo parlare.
Ci sono le giostre dicevo. Ho speso tanti di quei soldi in giostre che forse dovrò digiunare a fine mese. E' che è una vita che non andavo sulle giostre. Da noi mica si puo' più. Sapete meglio di me che razza di ambiente sono da noi le giostre. Sembrano Gomorra di Saviano. Qui no invece: così come i parchi pubblici, sono frequentati da cittadini normali. Ma non è nemmeno di questo che volevo parlare.
Sono andato sulle giostre dicevo. Ieri in particolare sulle autopiste. Ecco, è delle autopiste voglio parlare.
Sono andato col mio amico Steffen, che è tedesco e ha una faccia che fa già ridere a guardarlo. Poi se lo senti ridere, fa ancora più ridere. E l'autopista lo fa ridere un sacco. Cioè, immaginate un tedesco adulto, uno scienziato tra l'altro, che sale sull'autopista e inizia a ridere come un bambino dall'inizio alla fine del giro. Io ero anche un po' imbarazzato per lui. A ogni urto, lui rideva come fosse la cosa piu' divertente del mondo. Rideva come un matto anche quando urtavamo il bordo della pista.
Ho cercato di limitare in tutti i modi la sua ilarità. Ad esempio puntavo le macchine guidate da ignari bambini. La vista di quei corpicini sballottati crudelmente nell'abitacolo lo faceva ancora piu' ridere. Una bambina di circa sei anni ha pure iniziato a piangere dopo un nostro urto particolarmente violento. Lui rideva come un matto.
Il culmine è stato vedere una signora in sovrappeso che è arrivata tardi, il giro era già cominciato e lei cercava ancora di infilare il gettone, col figlioletto in sovrappeso seduto a fianco. Una volta individuata, ho diretto a malincuore la nostra vettura verso la loro. Capite, dovevo farlo. Lui continuava a ridere troppo. L'urto le ha fatto scappare di mano il gettone che è finito sulla pista. Una scena terribile. Steffen rideva come un matto, puntando anche il dito verso di loro.
Allora ho deciso di cambiare tattica. Se la compassione non lo smuoveva, magari la paura. Così ho iniziato a puntare le vetture guidate da esponenti di spicco della mala kosovara. A ogni urto mi cagavo addosso. Lui invece rideva ancora di piu'.
Ho provato allora a puntare sull'imbarazzo, e ho iniziato a colpire le macchine con ragazze sole a bordo. Ce n'erano due in particolare carinissime che ho colpito così forte e con l'angolo giusto che la loro macchina si è alzata. Ci guardavano con odio puro, io mi vergognavo e Steffen rideva piu' di prima.
Alla fine degli otto gettoni, lui si era divertito un mondo, tutti ci odiavano e io avrò gli incubi per il resto dei miei giorni.
Biiibaaa 12
venerdì 31 ottobre 2008
Chuck 6 - In cui la volgarità la fa da padrona
In pratica il nostro gruppo è diviso tra due uffici: uno, il nostro, quello degli uomini, e l'altro, quello delle donne. In pratica, uno in cui ci si diverte e un altro in cui no.
Va tanto bene cosi', abbiamo un sacco di spazio e non dobbiamo limitare gli argomenti di discussione. Possiamo parlare di cacca-figa-culo-tette in libertà. E possiamo appendere alle pareti delle immagini molto divertenti e di dubbio gusto.
Come questa tavola periodica delle volgarità (clicca per ingrandire):
Da quando questa tavola è appesa al muro, il nostro lessico è migliorato parecchio.
Proprio oggi, mi veniva illustrato cosa fosse un Dirty Sanchez. Inutile dire che quando hai a disposizione un cosi' vasto numero di sinonimi, tutto risulta piu' facile da spiegare e da capire.
giovedì 30 ottobre 2008
Biiibaaa 11
"Giletta Giletta, ci lasci un commento sulla Solitudine dei numeri primi. Le è piaciuto?"
"Sì, le prime 100 pagine sono davvero la fine del mondo, poi dopo comincia a cagare il cazzo"
"Grazie signor Giletta!"
"Niente, siete molto bravi"
"Si sente bene Giletta?"
"Sì sì sto bene, ora vado a dormire"
"Ok, vuole che la accompagnamo? Riesce a salire le scale?"
"Siete bravi, siete molto bravi, siete tutti veramente incredibilmente bravi, buonanotte"
Biiibaaa 10
Saramnesia 4
Grazie al mio migliore amico, ho imparato talmente bene l 'arte dello sbattermene il culo e dello stare tranquilla e serena, che stasera vedo il signore che ho tamponato e andiamo a berne un paio, mentre compiliamo il cid.
Ahahahaha
ovviamente il torto è dalla mia parte.
Ma che ve lo dico a fare! Era ovvio!
Solìs 3 - Che ora è?
Mi felicito per la magnifica novità, ma lei parte in quarta con le lamentele…
Il primo giorno infatti, già l’avrebbero fatta arrabbiare stella.
Il fatto parte dal signor dentista che le dice: “allora signorina ci vediamo domani!”
E lei prontamente chiede l’orario, per sentirsi liquidare frettolosamente con un:
“nessun problema, venga all’ora che le va bene”. E fin qui niente da segnalare.
“E allora io il giorno dopo sono andata alle sei lì” continua la ragazza, “e me le son sentite, non so me l’avevan detto loro di andar quando volevo”.
Io ribatto che ha ragione, che poi l'esser cosi mattiniera è da premiare non da ammonire.
“Ma no, io son andata alle 6 di sera, tanto loro stan aperti fino alle 20..”
Ah, in questo caso allora forse hai perso il lavoro, le ho detto.
Biiibaaa 9
mercoledì 29 ottobre 2008
Solìs 2 - Si sta come d'autunno...
Causa apertura della stagione di caccia, infatti , ho intuito che sarebbe meglio piantarla lì di andar baldanzosamente per funghi o per tartufi nei boschi col fidanzato. Attività, tra l’altro, da me prediletta in queste tediose domeniche autunnali. Perchè si sa poi che i funghi sono solo il machiavellico pretesto della mia mente malata. Ma il rischio da correre (o di correre) è troppo alto, non vorrei trovarmi a dire: “non spari per favore!!!”
A tal proposito mi sovviene questa barzelletta che fa poi ben ridere:
Gigione ormai stanco di cacciare la solita selvaggina decide di partire per una battuta all'orso portandosi dietro gran parte del suo arsenale. Esce perciò di prima mattina con il suo fido sei colpi in cerca di orsi. Ad un tratto ne intravede uno tra gli alberi, carica il fucile e BANG! Quando il fumo va via l'orso e' sparito. Sente un colpo sulla spalla, si gira e trova l’orso che gli dice: "Bel colpo amico, pero' ora hai due possibilita': o ti mangio o ti metti a 90° e ti fai possedere".
Siccome Gigione non vuole morire, si cala i pantaloni e l'orso lo possiede. Torna barcollante a casa dove prende il fucile a pallettoni e dice: "Prendero' quell'orso!" e si rilancia nel bosco! Vede l'orso ancora, tira su il fucile e spara. Il fumo va via e si sente chiamato ancora alla spalla. L'orso: "Ehi amico! Le stesse due possibilita'...". Ancora la stessa storia...
Gigione striscia a casa, prende il più grosso fucile che trova e si incammina ancora verso la foresta. Vede l'orso e spara. Cadono le foglie e quando il fumo si dirada... niente orso, e come prima un tocco sulla spalla e l'orso: "Dimmi la verità. Tu non sei qui per cacciare, vero?".
Chuck 4 - In cui, trafitti dal senso di colpa, ci si pone una domanda disturbante.
martedì 28 ottobre 2008
Biiibaaa 8
“Amanda Knox e Raffaele Sollecito hanno atteso l’esito della sentenza in due stanze riservate agli imputati, larghe un metro per due, e con accesso consentito ai soli avvocati difensori. Come sempre, in situazioni di nervosismo, Amanda ha cantato. E’ parsa serena e distaccata. La sua canzone preferita è risultata “Ti mando un mib” di Felice Marra"
Saramnesia 3 - Mio papà 3
e io: "ah ma si, sai che ero alla disco, si è avvicinato uno e mi ha detto: oh Sara come stai bene con la gonna, non ti avevo mai vista vestita cosi, hai sempre i jeans!"
e mio padre prontamente è intervenuto dicendo: "ah cavolo, pensavo ti avesse detto: Oh Sara, finalmente noto che sei guarita con successo dall anoressia... ah ah ah"
Mi ha fatto molto ridere.
Biiibaaa 7
lunedì 27 ottobre 2008
Saramnesia 2 - Mio papà 2
Mio papà quando cucina è veramente molto concentrato.
Purtroppo, però è suonato il telefono ed era mia sorella che ha iniziato ad attaccargli una pezza allucinante, spiegandogli per filo e per segno il menù a base di tartufo che aveva mangiato a pranzo. A nulla son servite le timide repliche di mio padre che a un certo punto ha solamente visto del fumo nero, ma talmente nero che tipo in vaticano se lo sognano un fumo cosi, e ha dovuto liquidare mia sorella con questo tenero ammonimento:
MI FAI TALMENTE GIRARE I COGLIONI CHE FAI DIVENTARE LE ONDE DEL FORNO RADIAZIONI NUCLEARI....
ahahah mi ha fatto molto ridere.
domenica 26 ottobre 2008
Biiibaaa 6
Tra l'altro quando mi son tolto la nata mi è uscito un ottimo vino dal culo
Chuck 3 - In cui si rischia di venire fatti a pezzi con una motosega, ma per amore questo e altro.
E' due domeniche che facciamo insieme bellissime e lunghe gite in bicicletta.
Non vi racconterò di che piacere sia pedalarle dietro con gli occhi fissi sul suo bellissimo sederino, o come siano biondi i suoi capelli che ondeggiano al vento, o altre cose così, perchè queste cose annoiano.
Vi racconterò invece di cosa ci è successo oggi.
Eravamo in bici in mezzo alla campagna che circonda Basel, su una pista ciclabile persa tra i campi di granturco. La strada a un certo punto ci porta in un paesino, Herten.
E subito noto che c'è qualcosa di strano, qualcosa che mi disturba. Era stranamente deserto. Tutto chiuso. Finestre sbarrate, porte chiuse, nessuno in giro. Anzi no. In giro c'erano solo vecchi. Vecchi che passeggiavano con le stampelle. O con quelle cose a quattro gambe che usano certi vecchi per appoggiarsi camminando. O vecchi su sedie a rotelle. Era inquietante.
La sensazione di disagio raggiunge il culmine quando ho visto i giardinetti, deserti. Un vecchio, ultrasettantenne, che andava da solo sull'altalena. Si sentiva anche il cigolìo ritmico della catena. Una scena surreale che dava i brividi.
Sembrava di essere in un film dell'orrore. Davvero.
Uno di quelli in cui la coppietta arriva in un villaggio abbandonato, in cui vivono vecchi cannibali. In quei film di solito lui muore, in qualche modo splatter, e lei di solito riesce a scappare e si salva.
Ora, cosciente di essere in compagnia di una figa, mi rendo conto che tutte le probabilità sarei stato io quello che viene fatto a pezzi e divorato quasi subito nel film.
Lo faccio notare alla mia bionda amica e lei conviene che è meglio accelerare e lasciarci quel posto da brivido alle spalle.
A quel punto mi cade la catena. O cazzo.
Mi fermo per rimetterla a posto e noto che siamo proprio davanti al cimitero. O cazzo.
Dall'altro lato della strada c'era un negozio. Di motoseghe. Ah ah ah.
Mado che ridere. Mi immaginavo questo gruppo di vecchietti che si avvicinava barcollando con i loro ausili alla locomozione, sbavando e leccandosi già i baffi, mentre io cercavo di rimettere a posto la catena. E poi usciva questo tizio correndo dal negozio con la motosega accesa e mi tagliava in due. L'inquadratura si stringeva sulla faccia di Caterina Lanagallo (o Lanacazzo, se preferite) che gridava e veniva schizzata tutta del mio sangue.
Ma invece mica è successo nulla. Ho rimesso su la catena e siamo ripartiti.
A comunque bella giornata. Devo pensare dove portarla domenica prossima.
Biiibaaa 5
sabato 25 ottobre 2008
Saramnesia 1 - Mio papà
DOVE CAZZO E' LO SCOTTEX? LA PROSSIMA VOLTA METTITELO DIRETTAMENTE IN CULO, COSI' LO TROVIAMO SUBITO.
ah ah ah
Mi ha fatto molto ridere.
Solìs 1 - La donna in corriera
Seguo pedestralmente la voce del Garmin e con la mente immagino la stretta di mano al momento del mio arrivo..dirò: “Buongiorno sono la dott.ssa X” o “Salve sono la Sign.ra X”? Riuscirò a camuffare la mia pivellaggine? Intanto tra un prendi le seconda a destra e la decima a sinistra un cenno di agitazione si fa vivo nel mio stomaco, sento qualcosa di strano nell’aria. Poi il navigatore sventola la bandierina a scacchi e mi annuncia di esser arrivata a destinazione secondo lui. Mi giro e alla mia sinistra visualizzo un John Deer degli anni 90 con tanto di spandiletame incorportato e un recinto di bovini intenti nel loro tram tram mattutino, più in là un pagliaio e un vecchio casale desolato. Tutto tace. Finalmente cabalizzo che quel qualcosa di strano nell’aria era solo puzza e forse, come dicono Ale e Franz nella pubblicità, non avrei dovuto risparmiare sul navigatore. Appoggio la testa un momento e ormai sono nel panico, le guance paonazze, le mani gocciolanti e anche i capelli non sono più Panten protagonist. Sento la voce di Simona Ventura comunicarmi: Sandra il pubblico ha deciso che devi abbandonare l’isola..
Poi prendo in mano quel congegno del male e lo spengo definitivamente. Ritorno alla civiltà e seguo la strada che mi suggerisce il cuore o meglio il benzinaio di turno, che si starà chiedendo ancora adesso che problemi dermatologici avessi per avere un colorito simile in volto.
Biiibaaa 4
Mi porterebbero via in quella furgonetta blindata e io urlerei "Mettetemi in cella con Amanda Nox!"
giovedì 23 ottobre 2008
Chuck 1 - In cui si riflette su quanto impotente sia la volontà umana posta di fronte al cioccolato
Poi mi sono trasferito in Svizzera.
In Svizzera nei supermercati vendono il chocomilk. Ci sono scaffali interi di chocomilk. Credo ci siano più varietà di chocomilk che di latte normale.
All'inizio tutto questo mi sembrava stupido. Da italiano, mi sentivo portatore di una cultura alimentare superiore. "Chocomilk?" pensavo nella mia spocchia "Bravi, bevete chocomilk, vediamo poi il culone tra qualche anno". Stolto! Scambiavo la mia superbia per virtù, la mia ignoranza per saggezza.
Compravo il latte al supermercato e guardavo con aria di sfida la cassiera.
"Sì, è latte normale, va bene? E' sano. S-A-N-O! Ma cosa vuoi capirne te. Svizzera!"
Tutti intorno a me bevevano chocomilk. A tutte le ore, non solo a colazione. Era in tutti i supermercati, nelle macchinette degli snack, nei chioschi. Ovunque. I cartocci piccoli con la cannuccia. I tetrapack da un litro, da due litri. Quelli nuovi, con gli spigoli smussati. Tutti con il loro invitante color marrone cioccolato. E nomi fighi come "Energy drink", o vagamente esotici come "Comella". Il chocomilk era tutto intorno a me.
Ogni mattina il mio latte bianco, sano, era sempre piu' noioso. Inutile pucciarci dentro i biscotti, le fette biscottate con la nutella, usarlo per il muesli. Inutile macchiarlo con un goccio di caffè per ravvivarlo.
Alla fine, inevitabilmente, ho ceduto.
"Ma si, proviamolo una volta" ho pensato "Che sarà mai!".
Così ho acquistato un cartoccio di chocomilk in un minimarket gestito da indiani. Il mio destino si è compiuto nel momento che ho sollevato la linguetta e ho accostato il cartoccio alle labbra. Ricordo ancora perfettamente l'esplosione di cioccolato che mi ha avvolto i sensi. Dardi di cioccolato liquido partivano dalla mia lingua e si diffondevano in tutto il corpo. Per una manciata di secondi, l'universo è sparito ed esistevo solo io e il cioccolato. Mi tremano ancora le ginocchia al ricordo. Ho saputo poi che quello che ho sperimentato quel giorno si chiama chocoflash, nel gergo dei consumatori di chocomilk.
Da allora non posso più farne a meno. Al mattino mi sveglio e la prima cosa che faccio è aprire il frigo e bere un sorso di chocomilk. La sera appena entro in casa ne bevo ancora. A volte compro un cartoccio alle macchinette e me lo gusto durante la pausa. Anche adesso, mentre scrivo, sono dolorosamente cosciente della presenza di chocomilk nel mio frigo. Devo lottare per trattenermi dall'andare di là in cucina a berne.
Non so dove mi porterà tutto questo.
Non so se sarò ancora in grado di muovermi liberamente tra qualche anno, o di vedere la punta dei miei piedi guardando in basso senza chinarmi. Non mi importa. Non mi importa, se ho il mio chocomilk.
Ora vado a berne un sorso. Mi sono già lavato i denti, ma chi se ne fotte.
Biiibaaa 3
Scrivo su questo blog perchè ho un sacco di stupidaggini da dire e un sacco di scemenza da trasmettere. Assieme al signor Enrico Martina e alle signorine Sara Prunotto e Solìs spero di fare un buon lavoro e di non deludere quanti ci daranno fiducia e orecchio.
Io mi chiamerò, com’è ormai tradizione, Biiibaaa, con 3 i e 3 a, e quello che vorrei personalmente mettere qui sopra è una barca piena di porcherie, merda e sano trallallero. Basta mugugnare sempre. Non dovremmo vergognarci tutti di essere sempre così incazzati?
Ho scritto molto riguardo a questo tema in passato, ma non starò qui a ricopiare, trascrivere e riproporre. Se ho un minimo di allegria dentro, mia e personalissima, mi verrà fuori ancora, in nuove forme e con nuove parole, aggiornate, fresche, e ogni mattina + sciocchine.
Per cui inizio traducendo per voi la canzone che ho sentito stamattina.
Si intitola Downtown, la cantava Clark Petula, credo, che non so chi accidenti sia, e vi consiglio di procurarvela al + presto.
Non sono certo il tipo che traduce le cose alla lettera, perché amo troppo la lingua italiana, e so fin troppo bene che sostituire ogni vocabolo inglese con uno italiano non è tradurre. Si ottiene una nuova versione inglese, fatta con parole nostrane, ma sempre inglese. Io traduco sempre come piace a me, rispettando lo spirito, mettendoci del mio e scegliendo le parole come mi viene. Siete avvisati, non vi lamentate ahah
Quando ti senti un po’ solo e la vita ti abbandona
Fai che andare giù in centro
Lì vedrai che se hai delle rogne, tutto quel casino e quell’andirivieni
Ti daranno una mano
Senti che bella musica il traffico
Stattene sul marciapiede dove brillano i neon
Come fai a star male??
Anche la più merda delle luci è bella
Ti scorderai tutti i problemi, le preoccupazioni, l’ansia
Va in centro! Tutto si sistema
In centro! Niente di più bello
Manchi solo tu
Non mugugnare e fatti scivolare i problemi giù x le spalle e la schiena e le gambe
C’è perfino il cinema in centro
Ma poi sai tu dove andare, dove non si chiude mai
Senti che ritmo di bossanova
prima che il gallo canti tre volte la starai ballando come uno scemo anche tu
felice, di nuovo e sempre!
Anche la più merda delle luci è bella
Ti scorderai tutti i problemi, le preoccupazioni, l’ansia
Va in centro! Tutto brilla
In centro! Manchi solo tu
Starai meglio, sicuro!
Poi troverai qualcuno veramente minchione che ti capirà
Qualcuno veramente come te che ti aspetta da una vita
Allora ci vediamo lì eh
E ci scordiamo di tutto
Va in centro! Tutto si sistema
In centro! Non perdere tempo
Manchi solo tu
When you're alone and life is making you lonely
You can always go downtown
When you've got worries, all the noise and the hurryS
eems to help, I know downtown
Just listen to the music of the traffic in the city
Linger on the sidewalk where the neon signs are pretty
How can you lose?
The lights are much brighter there
You can forget all your troubles, forget all your cares
So go downtown, things will be great when you're downtown
No finer place, for sure downtown
Everything's waiting for you
Don't hang around and let your problems surround you
There are movie shows downtown
Maybe you know some little places to go to
Where they never close downtown
Just listen to the rhythm of a gentle bossa nova
You'll be dancing with him too before the night is over
Happy again
The lights are much brighter there
You can forget all your troubles, forget all your cares
So go downtown, where all the lights are bright Downtown
Waiting for you tonight Downtown
You're gonna be all right now
And you may find somebody kind to help and understand you
Someone who is just like you and needs a gentle hand to
Guide them along
So maybe I'll see you there
We can forget all our troubles, forget all our caresS
o go downtown, things'll be great when you're downtown
Don't wait a minute more downtown
Everything's waiting for you