domenica 2 novembre 2008

Chuck 7 - Der Autoskooter

Qui a Basel c'è l'Herbstmesse, la Fiera d'Autunno. Ci sono un sacco di giostre in tutte le piazze, un sacco di mercatini di cazzate, un sacco di gente in giro. E' un po' come l'oktoberfest ma senza gli stand della birra, tanto per capirci.

Ci sono un sacco di possibilità diverse per nutrirsi in modo inappropriato.
Ci sono le bancarelle dei dolciumi, quelle che vendono gli spiedini di frutta ricoperti di cioccolato, quelle dei waffel, quelle delle salsicce, quelle dei marroni, quelle della raclette...
Ma non è di questo che volevo parlare.

Ci sono le giostre dicevo. Ho speso tanti di quei soldi in giostre che forse dovrò digiunare a fine mese. E' che è una vita che non andavo sulle giostre. Da noi mica si puo' più. Sapete meglio di me che razza di ambiente sono da noi le giostre. Sembrano Gomorra di Saviano. Qui no invece: così come i parchi pubblici, sono frequentati da cittadini normali. Ma non è nemmeno di questo che volevo parlare.

Sono andato sulle giostre dicevo. Ieri in particolare sulle autopiste. Ecco, è delle autopiste voglio parlare.

Sono andato col mio amico Steffen, che è tedesco e ha una faccia che fa già ridere a guardarlo. Poi se lo senti ridere, fa ancora più ridere. E l'autopista lo fa ridere un sacco. Cioè, immaginate un tedesco adulto, uno scienziato tra l'altro, che sale sull'autopista e inizia a ridere come un bambino dall'inizio alla fine del giro. Io ero anche un po' imbarazzato per lui. A ogni urto, lui rideva come fosse la cosa piu' divertente del mondo. Rideva come un matto anche quando urtavamo il bordo della pista.

Ho cercato di limitare in tutti i modi la sua ilarità. Ad esempio puntavo le macchine guidate da ignari bambini. La vista di quei corpicini sballottati crudelmente nell'abitacolo lo faceva ancora piu' ridere. Una bambina di circa sei anni ha pure iniziato a piangere dopo un nostro urto particolarmente violento. Lui rideva come un matto.
Il culmine è stato vedere una signora in sovrappeso che è arrivata tardi, il giro era già cominciato e lei cercava ancora di infilare il gettone, col figlioletto in sovrappeso seduto a fianco. Una volta individuata, ho diretto a malincuore la nostra vettura verso la loro. Capite, dovevo farlo. Lui continuava a ridere troppo. L'urto le ha fatto scappare di mano il gettone che è finito sulla pista. Una scena terribile. Steffen rideva come un matto, puntando anche il dito verso di loro.

Allora ho deciso di cambiare tattica. Se la compassione non lo smuoveva, magari la paura. Così ho iniziato a puntare le vetture guidate da esponenti di spicco della mala kosovara. A ogni urto mi cagavo addosso. Lui invece rideva ancora di piu'.

Ho provato allora a puntare sull'imbarazzo, e ho iniziato a colpire le macchine con ragazze sole a bordo. Ce n'erano due in particolare carinissime che ho colpito così forte e con l'angolo giusto che la loro macchina si è alzata. Ci guardavano con odio puro, io mi vergognavo e Steffen rideva piu' di prima.

Alla fine degli otto gettoni, lui si era divertito un mondo, tutti ci odiavano e io avrò gli incubi per il resto dei miei giorni.


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