venerdì 16 gennaio 2009

Chuck 35 - Incontri sul treno

Una storia vecchia, perchè non ho cose nuove da raccontare (ieri sera abbiamo brillantemente rimorchiato due lesbiche, ma lesbiche proprio, di quelle che fanno smadonnare benedetta sedici. Io a un certo punto ho chiesto se è vero che per capire se una è lesbica si guarda se ha una striscia fucsia o blu elettrico tinta nei capelli).

La storia vecchia dicevo. Ero sul treno che tornavo a casa da torino, anni fa. Io sul treno sono riservato, mi piace farmi i cazzi miei, leggere, dormire, guardare la gente, origliare le conversazioni. Se uno mi si siede vicino e inizia a parlarmi, mi dà fastidio (se non ha almeno la quarta di reggiseno). Perchè si sa che noi piemontesi siamo chiusi.

Ero li' seduto che leggevo un libro e stavo per addormentarmi, quando si siede uno vicino a me. Lo scompartimento era deserto e quello si siede proprio vicino a me. Non di fronte, proprio di fianco. A che fastidio. Comunque continuo a leggere e stare per addormentarmi e lo ignoro ostentatamente.

Lui attacca bottone. Inizia con i soliti commenti sul tempo e cose cosi', io rispondo con monosillabi e dopo ogni monosillabo ritorno a guardare il libro, giro le pagine in modo plateale, sperando capisca che non me ne frega un cazzo di quello che vuole dirmi. a ma lui no, insiste, e inizia a raccontarmi di cose che non ricordo piu' adesso come adesso, ma cose non interessanti comunque.

Al che, vabbè, mi rassegno, e con un sospiro chiudo il libro e mi volto. Questo continua a parlare e parlare e parlare e mi asciuga, diciamo. Piu' che un dialogo era un monologo. Ma una roba pazzesca, una macchinetta.

Poi finalmente, a un certo punto, si vede che si era stancato, mi fa:"Bè, io vado, ci vediamo" e io penso a meno male. E se ne va. Ma il treno non era in qualche stazione, si muoveva, dunque non se ne era andato scendendo. Vabbè, sarà andato ad asciugare qualcun altro.

Invece no.

Dopo qualche minuto ripassa e stava lasciando a tutti, in silenzio, quelle cazzatine che ti lasciano sul treno i sordomuti che poi ripassano a prendere per vedere se gli dai qualche soldo in cambio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ahah sì sì son sempre gente molto socievole quelli lì. A me uno una volta per strada ha chiesto se avevo dei soldi x comperarsi almeno un pezzo di pane. Io avevo la focaccia, gliene ho data metà e lui s'è incazzato a balle perchè poi è venuto fuori che voleva dei soldi x i videopoker ahahah a momenti mi dava. Ma vaffanculo era solo buona quella focaccia, mica una suola, era di quelle salatine e unte nei buchi, che cazzo vuoi?
Biba

Anonimo ha detto...

ahahahha
che maledetto figlio di puttana
erode