sabato 28 marzo 2009

Biiibaaa 89

Spesso mi sono sentito molto d’accordo con Whitman
Come sempre devo tradurre alla bibanese perché io non sono Walt Whitman e per rendere una delle sue frasi a me ne servono almeno due, quando va bene

WHEN I HEARD THE LEARN’D ASTRONOMER // QUEL GIORNO CHE HO SENTITO L’ASTRONOMO

When I heard the learn’d astronomer // Quando ho sentito parlare il sapientissimo astronomo

When the proofs, the figures, were ranged in columns before me // quando come x magia tutti i riscontri, le dimostrazioni, le verifiche, i numeri, sono stati organizzati e incolonnati sotto i miei occhi


When I was shown the charts and the diagrams, to add, divide, and measure them // quando ho visto le mappe, i diagrammi, le gelide manovre matematiche che sommano, dividono e misurano tutto quanto


When I, sitting, heard the astronomer, where he lectured with much applause in the lecture-room // quando seduto in quell’aula ho sentito l’astronomo parlare in mezzo a tutti quegli applausi, quell’ammirazione e quel consenso


How soon, unaccountable, I became tired and sick // mi si sono di colpo sfracassati i coglioni

Till rising and gliding out, I wander’d off by myself // e ho dovuto veramente alzarmi e sgattaiolare fuori, a vagabondare per conto mio

In the mystical moist night-air, and from time to time // in quella notte uggiosa e magica, e di quando in quando

Look’d up in perfect silence at the stars // ho alzato gli occhi al cielo con un po’ più di rispetto

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