mercoledì 31 dicembre 2008
Biiibaaa 43
E poi tornando a casa ho sentito un gruppetto di persone salutarsi. Uno ha detto "Oh! Ci vediamo fra un anno!!!"
Un altro ha risposto "E se non ci vediamo..." (io qui ho pensato "no no no ti prego non dirlo!")
e lui "...accendiamo la luce!!" (e io "cazzo l'ha detto")
martedì 30 dicembre 2008
Biiibaaa 42
Solìs 9_ L'aperitivo: prima o dopo?
L'ha scoperto per caso aperitiveggiando col fidanzato,
un bel sabato pomeriggio, in un famoso locale della provincia.
Nei lunghi silenzi tra una tartina e l'altra la ragazza si guarda
attorno e confronta la loquacità degli altri fidanzati con il prevaricamento
dell'interesse verso cibo e bevande del suo uomo, rispetto alla sua persona.
Al chè inizia un monologo sperando di trasformarlo in dialogo, con scarsi risultati.
Per finire decide di domandargli il perchè di tanta apatia paragonata
all'energia e le doti oratorie degli altri fidanzati della stanza e all'improvviso
le viene rivelato il segreto.
" Ma amore anche te, cosa mi porti a far l'aperitivo dopo aver consumato? Li vedi tutti questi? Le loro pallottole di oggi le devono ancora sparare, tutte queste parole hanno un solo, ultimo e vero fine".
La ragazza annuisce e appunta nelle sue regole non scritte che l'aperitivo e la cena si fanno sempre prima.
lunedì 29 dicembre 2008
Biiibaaa 41
Massimo Troisi: "Ma qual è sta parola?"
venerdì 26 dicembre 2008
CENA CENA!
Biiibaaa 40
Penso al commissario Cattani nella Piovra, che forte della sua etica e della sua dirittura morale si batte contro la malavita organizzata e fa credere a tutti noi spettatori di essere un eroe, solido e invalicabile. Poi quelli gli rapiscono la figlia e lo annientano, lo costringono a rimangiare ogni passo fatto, a mettersi una pistola in bocca, perché ogni affetto è una debolezza. Alle volte guardo gli animali, mi rendo conto di quanto liberamente e Naturalmente si uccidano fra loro, si macchino di tutto ciò che per noi è orrendo crimine, e mi chiedo perché io sono buono, mi chiedo se l’onestà non sia un difetto di fabbricazione, se non abbiano ragione i mafiosi e gli egoisti, i bulli, i prevaricatori, l’infinita coorte dei cattivi.
Quando chiedo in giro “Secondo te perché sono buono?” mi sento rispondere “Perché se non lo fossi staresti male”, ma questa non è una risposta, perché la mia domanda posso riformularla come voglio, compreso “Perché se non faccio il buono sto male?”. No, io voglio capire davvero, più a fondo, più giù di così. Cos’è l’onestà, cos’è la sincerità, la voglia di sbattersi per gli altri, la parola gratis, l’affetto, che senso hanno? Perché siamo così umani? Perché gli animali non hanno tutto ciò? Perché per dire che una persona è buona si dice che è umana? Da dove vengono tutti questi valori? Da dove sono usciti, e quando? A che servono?
E poi, come si trasmettono? Come posso rendere buono uno sbruffone, fargli capire che si sta meglio quando gli altri ci ringraziano, quando abbiamo passato la giornata a ridacchiare, se nemmeno io so come funziona tutto ciò, e se nemmeno io sono convinto che tutto questo abbia senso?
Clint Eastwood, in uno dei suoi film pazzeschi fa dire a un poliziotto “Mandare la gente in galera serve soltanto a spedire i criminali nel posto in cui avevano già indirizzato le loro stupide vite. Ma i morti restano morti”.
Serve davvero la pietas? Servono davvero tutti questi valori e questi sentimenti?
Per carità, sono convinto di sì. E se alle volte mi permetto di fare battute tremende su handicap, omosessualità, gente di colore, morte, religione e quant’altro, è perché sento di saper camminare sul confine tra lecito e illecito, sento di sapere dove si trova e di poter gustare le mie valenze. Una battuta, se viene in mente, dice Luttazzi, va detta, per quanto tremenda sia. Le battute fanno parte del pensiero, del parlamento mentale che ognuno di noi ha in testa, ma non hanno a che fare col nostro comportamento reale nella vita di tutti i giorni.
Allo stesso tempo non mi va di essere portatore di valori che non capisco e non conosco. Anche se sono valori indiscutibili, sacrosanti. Io devo, devo sempre capire tutto, e nelle cose devo andare a fondo. Non mi frega un cazzo se mi rubi il parcheggio o se nella mia busta paga è comparsa una strana vocina da 3 euro. Quello posso anche non capirlo, il giorno che trovo tre euro in terra torno in pari. E poi tre euro posso pure tirarli nel fiume. Non mi frega di sapere le date dei saldi o la misura dei cerchioni. Spesso sono fuori dalle discussioni che si fanno alle cene, e mi rendo conto di non interessarmi a cose che interessano tutti e che alla fin fine fanno la vita vera, e aiutano a stare coi piedi per terra. Io non li ho i piedi per terra. E questo è un difetto. Ma come funzionano i sentimenti e i valori umani, quello lo devo capire, se no ci esco pazzo. Smetterò di farmi queste domande quando avrò finito i punti interrogativi.
E adesso cantiamo assieme un santissimo canto di Natale. Ma cantando bene, a due voci, e con santissima passione, senza ripetere tutto come papere pecorone:
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaastro del cieeeeeel
Paaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargol diviiiiiiiiiiiin
MIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIte agneeeello Reeeeedentor
Tuuuuuuuuuuuuuuu sei aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaastro fra gli aaaaaaaaastri del cieeel
Tuuuuuuuuuuuuuuu sei miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiite fraimitiagnelliredentoooor
Sceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeendi giù, dalle steeeeelleee
PooooortancheilmiteagnelloRedentooor
giovedì 25 dicembre 2008
Biiibaaa 39
Che poi son stati scemi perchè se non avessero chiesto così insistentemente di restare assieme nessuno li avrebbe mai separati
mercoledì 24 dicembre 2008
Biiibaaa 38
martedì 23 dicembre 2008
PRIMA CENA UFFICIALE DEL BLOG
Stay tune!
sabato 20 dicembre 2008
Biiibaaa 36
venerdì 19 dicembre 2008
Biiibaaa 35
giovedì 18 dicembre 2008
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domenica 14 dicembre 2008
PRIMA CENA UFFICIALE DEL BLOG
Aggiornamento: siccome chi lavora ha problemi a fare tardi la domenica sera, facciamo che si vota il giorno preferito cliccando qui.
Biiibaaa 33
Boh, non capirò mai qual era il problema, perché mica avevo il piciu fuori o cose del genere.
“Buongiorno, lei è credente?”
“Tutto l’opposto”
“E’ ateo?”
“Ma nemmeno. Proprio non mi interessa la faccenda intera”
“Non si interroga mai sulla natura della sua spiritualità?”
“Mai”
“E sui problemi che affliggono il mondo oggi non si interroga? Questa povertà, queste guerre?”
“Eccome che ci penso, ma non credo siate voi la risposta” (Detta così sembra brutta, ma con loro mi è uscito un tono cordiale)
“Non vuole nemmeno la nostra pubblicazione?”
“Eh beh ma sarebbe prendervi in giro dai!”
“Va bene, allora buongiorno”
“Buongiorno a voi”
Ahahah fine dei miei rapporti con i testimoni di giuvaaaanni
sabato 13 dicembre 2008
Chuck 28 - Siamo tutti servi della gleba
Solìs 7 - Le buone vecchie maniere
E aveva ragione. Ne ho avuto la dimostrazione l’altra sera in una famosa discoteca delle mie parti. Mi stavo aggirando in scioltezza per il locale, dirigendomi verso il bancone del bar quando, ad un certo punto, mi sento arrivare un pugnazzo alla Chuck Norris nella spalla, da uno stronzetto con i capelli biondini e scompigliati che avrà avuto si e no 23 anni e 5 neuroni 5 in testa. Tutto questa violenza per chiedermi se volevo favorire: o lui o il suo amico, una bella cavalcata, con tanto di gesto esplicativo della mano che schiaccia il clacson.
Io lo guardo allibita tenendomi la spalla dolorante, chiedendomi per quanti mesi sarebbe poi rimasto l’ematoma, perché comunque diciamo che io ho già anche le mie primavere. Gli domando solamente se ce la fa e gli comunico che mi aveva fatto ben male; poi tiro avanti per la mia strada.
Sono rimasta talmente sconcertata che quando, nel proseguo della serata, mi son ricevuta la classica palpata di sedere random da un passante, da me non individuato, mi son sentita quasi sollevata.
“Ahh.. le buone vecchie maniere” ho pensato.
venerdì 12 dicembre 2008
Biiibaaa 32
giovedì 11 dicembre 2008
Biiibaaa 31
martedì 9 dicembre 2008
Chuck 27 - Leave Britney alone!
lunedì 8 dicembre 2008
Chuck 26 - Dove Marco viene in visita a Basel e l'umorismo trionfa
Qualche episodio dalla recente visita di Marco qui in Svizzera
Sabato sera ero invitato a una festa e mi sono presentato con Marco. Io un po’ ero preoccupato a portarlo, che si sa che quando vai a una festa dove non conosci nessuno magari non ti inserisci e ti deprimi. E infatti all’inizio a un certo punto Marco si è trovato in cucina con una decina di scienziati che facevano umorismo nerd, che non avete idea come sia l’umorismo nerd degli scienziati.
Lo vedevo che era a disagio.
Poi ha trovato il gin tonic ed è diventato amico di tutti.
Siccome è quasi natale, alla festa bisognava portare ognuno un regalo del cazzo. Si faceva un mucchio e si redistribuivano a caso. Quello che ti capitava, capitava.
Così io e Marco nel pomeriggio siamo andati in un negozio di robe cinesi e abbiamo comprato uno scopino del cesso (2.6 CHF) e un sacchetto di verdure di plastica (1.60 CHF). Quando si dice il buon gusto. Sono stati i regali più gettonati della festa. Mado, le verdure di plastica sono andate letteralmente a ruba tra le ragazze. Tutte che volevano una carota, uno zucchino, una melanzana di forma allungata, un cetriolo. Mi chiedo perché.
“Piacere, mi chiamo Marco”
“Piacere, Inga”
(Facendo il brillante) “A un altro nome che finirò con lo scordare temo”
“E si fai già che scordarlo adesso va. Ciao.”
Ah ah ah.
C’era la coda per andare in bagno e Marco faceva lo splendido con due fighe per farle passare davanti, e loro no ma dai c’eri prima tu, e lui no no figuriamoci, e così siccome mi pisciavo addosso sono entrato io. Ci sono rimasti un po’ male.
Lui batte sulla porta e grida: “STRONZO VEGETARIANO!”.
In quel mentre passa un tipo e gli fa: “A c’è Enrico dentro?”
Ah ah ah.
Eravamo già ormai sbronzissimi e parlavamo con le due ragazze di prima, che dicevano che avevano combinato di andare alle terme l’indomani ma poi avevano ricevuto la mia email che chiedeva chi voleva andare alle terme e così avevano deciso di rimandare e andare un’altra volta. Ah ah ah.
A un certo punto c’erano i mandarini e Marco ne stava mangiando uno e Claudia ne voleva un pezzo e lui fa aspetta apri la bocca te lo tiro. Lei apre la bocca e lui glielo tira fortissimo senza nemmano mirare e la prende in faccia. Ah ah ah.
Nel cuore della notte, mi sveglio per via di quel pirla che ha lasciato l’ipod acceso con le cuffiette a due centimetri dal mio cuscino.
“Marco spegni la musica?”
“…”
“Marco, per favore, spegni la musica?”
“…”
“Marco ziofa spegni sta cazzo di musica?!” (Gomitata)
“…zzz…zzz…”
“MARCO PORCA PUTTANA SPEGNI LA MUSICA!”
Sobbalza e biascica nel sonno: “Yes but I need a map…”
“CHE CAZZO DICI PICIU!LA MUSICA! SPEGNI STA CAZZO DI MUSICA DELLA MINCHIA!!!”
Spegne la musica.
Il mattino dopo mi fa “Ma senti ma stanotte ti sei per caso svegliato?”
Il giorno dopo siamo andati con dei miei amici e amiche alle terme. A la piscina calda è una figata e tutto, ma noi alla fin fine eravamo attratti dall'area sauna. Perchè qui si costuma fare la sauna nudi maschi e femmine insieme.
Ah che imbarazzo. Ma poi chissenefrega e vaffanculo, siamo andati. (Le tipe si vergognavano e non sono venute con noi).
Eravamo seduti a disagissimo nella sauna e io faccio a Marco:"Guarda alla tua sinistra, c'è una coricata con la patata verso di noi, in primo piano". Lui gira la testa, guarda, poi mi fa:"Ma secondo te per capire l'età delle donne si contano gli anelli della figa come per gli alberi?". Ah ah ah.
venerdì 5 dicembre 2008
Chuck 25 - Pensiero indelicato
Biiibaaa 30
(Letta nell'atrio del Giardino dei Libri, a Rimini)
mercoledì 3 dicembre 2008
martedì 2 dicembre 2008
Chuck 23 - Il prete con la patata in culo
Ma quello che fa ridere è che oggi su msn, Marco tenax mi ha detto che io un giorno o l'altro sarei andato al pronto soccorso per farmi togliere un intero prete dal culo.
Ah ah ah.
(Ora che abbiamo riso e scherzato ci tengo a ribadire che io di solito non mi infilo niente nel culo, figurarsi i preti)