giovedì 29 dicembre 2011
Lanzeppelin 66 - I primi di Gennaio
Penso che l'1 e in parte anche il 2 Gennaio siano i giorni meno produttivi di tutto l'anno. In pratica metà della popolazione mondiale li passa dapprima da sbronzi (dalle 00.00 alle 03.00), poi da devastati (03.00 - 05.00), poi abbracciati alla tazza del cesso (05.00 - 06.00), poi cercando di smaltire (06.00 - 08.00), poi in coma dormendo (08.00 - 15.00), poi maledicendo i postumi e tutte le loro conseguenze, in un trionfo di nausea, cagotto e mal di testa.
I più fortunati il 2 sono già coscienti.
Io a qualche anno non mi devasto più in questo modo e mi fa un effetto strano vivere i primi di Gennaio.
giovedì 15 dicembre 2011
Chuck 167 - Il cowboy
Ero con un mio collega all'aeroporto di Francoforte che aspettavo di imbarcarmi sul volo diretto per Denver, quando notiamo un tizio vestito da cowboy.
Quando dico cowboy intendo proprio cowboy: Cappello da cowboy, camicia a scacchi da cowboy con la cravattina da cowboy, quella fatta da due laccetti di cuoi tenuti da una madaglia argentata, jeans, stivali da cowboy. Oh, aveva anche un paio di baffi da cowboy. Un cowboy, proprio.
(Anche se sembrava anche un po' uno dei Village People).
Ma pensa te, uno si veste da cowboy anche quando va all'estero? Capisco in Texas o in Colorado, ma a Francoforte??? Dico al mio collega (che è tedesco) "E' come se tu ti vestissi da Oktoberfest quando vai in vacanza all'estero!"
Saliamo sull'aereo e il cowboy è seduto due sedili davanti a noi. E non si era mica tolto il cappello da cowboy! Era seduto al suo posto col cappello bianco da cowboy in testa. Ma che robe, faccio al mio collega, ora si fa pure tutto il viaggio col cappello!
Una ragazza aveva problemi a mettere il suo bagaglio a mano nello scomparto sopra i sedili, il cowboy si alza e la aiuta e quando lei lo ringrazia lui si tocca la tesa del cappello in segno di saluto, proprio come nei film di cowboy!
(Il cappello se l'è poi tolto, eh, ma dopo un bel po'...)
Una volta arrivati a Denver, dopo un viaggio lungo e noioso, mi ero quasi dimenticato del cowboy. Nella fila per controllare il passaporto lo rivediamo in fila un po' avanti a noi.
Gli ero dietro anche al ritiro bagagli.
Nel tragitto verso l'uscita gli camminavo un po' dietro, tirando la mia valigia con le rotelle, mentre lui spingeva un carrello con i suoi bagagli.
Gli squilla il cellulare, il cowboy lo prende dalla tasca dei suoi jeans da cowboy e se lo porta all'orecchio da cowboy e INIZIA A PARLARE AL CELLULARE IN ITALIANO!!!
Sono attonito. Resto a bocca aperta.
"Ah si si ciao, sto arrivando, esco adesso..."
"..."
Il mondo è poi strano a volte, eh?
martedì 13 dicembre 2011
LanZeppelin 65 - Le cose peggio
Dopo aver mangiato la peggior pizza della mia vita qualche settimana fa...
In provincia di Cuneo, non dico dove ma sappiate che la pizzeria in questione si trova in una delle "Sette Sorelle". Non sto qui a dire quale, al massimo chiedetemelo in privato.
...Dopo la peggio pizza della mia vita ieri è arrivata la peggio caramella della mia vita, tutto grazie a un mio collega.
Sono le Larkisal, caramelle alla liquirizia e sale.
Purtroppo la mia striscia positiva di caramelle mai sputate si chiude qui, avevo un patto con me stesso che non avrei mai sputato una caramella e a mia memoria ciò non è mai avvenuto.
La striscia cominciò quando ancora in fasce (avevo qualche mese soltanto) mio fratello che allora aveva 3 anni mi mise in bocca una Tic Tac per farmi fare silenzio, riuscendo nell'intento. Io me la mangiai, a quanto raccontano i parenti.
Ora, quella caramella faceva veramente schifo, l'ho proprio dovuta sputare.
Il gusto era simile a quello del catarro di quando uno vomita tantissimo e gli rimane tutto il giorno quel gusto, e quel catarro che va su e giù.
In provincia di Cuneo, non dico dove ma sappiate che la pizzeria in questione si trova in una delle "Sette Sorelle". Non sto qui a dire quale, al massimo chiedetemelo in privato.
...Dopo la peggio pizza della mia vita ieri è arrivata la peggio caramella della mia vita, tutto grazie a un mio collega.
Sono le Larkisal, caramelle alla liquirizia e sale.
Purtroppo la mia striscia positiva di caramelle mai sputate si chiude qui, avevo un patto con me stesso che non avrei mai sputato una caramella e a mia memoria ciò non è mai avvenuto.
La striscia cominciò quando ancora in fasce (avevo qualche mese soltanto) mio fratello che allora aveva 3 anni mi mise in bocca una Tic Tac per farmi fare silenzio, riuscendo nell'intento. Io me la mangiai, a quanto raccontano i parenti.
Ora, quella caramella faceva veramente schifo, l'ho proprio dovuta sputare.
Il gusto era simile a quello del catarro di quando uno vomita tantissimo e gli rimane tutto il giorno quel gusto, e quel catarro che va su e giù.
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