giovedì 3 marzo 2011

Lanzeppelin 15 - Il polpo gigante

Negli anni nelle scuole a ognuno di noi sono state fatte imparare a memoria a forza un buon numero di poesie.
Io ricordo che non era molto facile, soprattuto perché mi riducevo all'ultimo, un po' sempre la domenica sera.

Nella memoria di alcuni, a forza ci è entrato altro: La Santa Messa.
Tutti i giovani e i meno giovani che fino all'affrancamento (cresima) hanno avuto l'obbligo tassativo della propria nonna di sacrificare il sonno della domenica mattin.
Nel corso degli anni hanno imparato la formula della messa a memoria, e continuano a risentirne. (Ne parlavo giusto poco tempo fa con un amico).
Non puoi dire "In alto i vostri cuori"... che parte il "Sono rivolti al signore"
e ancora, "Rendiamo grazie a dio" "E' cosa buona e giusta" e poi parte il prete "Ma è veramente giusto renderti grazie o Signore?"
Ma come!? Monti su 2000 anni di chiesa e ogni domenica ti chiedi se è giusto?
L'ho sempre ritenuta una domanda stupida. (Poi magari non era una domanda ma era il mio parroco che non sapeva come dare le intonazioni...)

E poi quante hit dal ritornello accattivante che si cantavano, quanti vicini stonati; io per non far figure facevo il playback o cantavo con voce impercettibile; c'era anche chi aveva l'alitazza da 'nciue al verd mangiate la domenica a colazione.

E quanti si imbarazzavano allo "Scambiatevi un segno di pace" a tastare mani sudaticce o rugosissime.


Dopo anni di messe era impossibile non sapere tutta la liturgia a memoria.

Era particolare frequentare per caso altre parrocchie (la trasferta) perché ogni parroco aveva le sue parole, le variazioni sul tema.

La frase però a cui sono più legato era, ed è "Ma di soltanto una parola ed io sarò salvato", per vari motivi. Primo era la frase con cui la messa praticamente si chiudeva poi perché non passava messa in cui non mi si rifigurasse la situazione che nella mia mente concretizzava quella frase sin dalla prima infanzia.
"Ma di soltanto una parola ed io sarò salvato".
Mi immaginavo un polpo gigante, viola, che mi teneva intrappolato e voleva uccidermi.
Ad un tratto però passava il buon Gesù che vedendomi diceva "Ciao Ale!" e pufff, il polipo svaniva.
Per l'appunto a lui bastava una sola parola per salvarmi.
Questa è onnipotenza.

10 commenti:

Chuck ha detto...

Anche io ho sempre capito che dicesse "Ma è VERAMENTE cosa buona e giusta???", come dando voce al dubbio che lo assaliva, pensando ad alta voce. Che poi è tutto scritto nel messale. Bisognerebbe vedere lì se c'è o no il punto interrogativo.

LanZeppelin ha detto...

Ahh quindi non era solo il mio parroco.
Bisogna chiedere a Biiibaaa se ha un messale che gli avanza in libreria, o dalla sua precedente carriera di papa.

moltobiba ha detto...

Ho la casa piena di messali dal tempo in cui frequentavo prelati eccetera, però mi sto chiedendo se sia cosa buona e giusta darli a voi, e se sia stata a suo tempo cosa buona e giusta tenermene così tanti. Comunque al termine di quella domanda non c'è il punto interrogativo ma lo smile della faccia con gli occhiali - questo 8-) - e francamente non so cosa possa significare

Chuck ha detto...

Si ed alla transustansazione c'è, testuale:

"Questo è il mio corpo, offerto in sacrificio per voi, LOL"

Aldo ha detto...

>> "Ma è veramente giusto renderti grazie o Signore?"
[...] (Poi magari non era una domanda ma era il mio parroco che non sapeva come dare le intonazioni...)

Ecco, appunto,non c'è "ma" e non c'è punto interrogativo, è proprio
"E' veramente giusto renderti grazie, o Signore[...]!"

:)

Aldo ha detto...

Che poi a dire il vero sarebbe:
"È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore."

oppure

"È veramente giusto renderti grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Padre onnipotente, principio e fine di tutte le cose.
Tu ci hai nascosto il giorno e l’ora,
in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia,
apparirà sulle nubi del cielo
rivestito di potenza e splendore. "

oppure

"È veramente cosa buona e giusta renderti grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Egli fu annunziato da tutti i profeti, [...]"

oppure

" veramente giusto rendere grazie a te,
Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo,
per il mistero della Vergine Madre. [...]"

Giusto per completezza :D

LanZeppelin ha detto...

Quindi abbiamo risolto, il parroco del mio paese aveva dei dubbi.

Chuck ha detto...

Il mio parrocco diceva: "Per quel Cristo di un Nostro Signore di una Madonna amen"

LanZeppelin ha detto...

Ma anche alla parte:

"Il frutto del tuo seno, Gesù"

Diventava degna di attenzione quando la parola "Gesù" diventava un'esclamazione, praticamente un complimento.

Aldo Zorzi ha detto...

Io avrei voluto don Mauro: http://www.youtube.com/watch?v=RB3YBJCFZ9g