La vita non migliora col passare del tempo e il 1953 è sempre uno strazio, un po' meno però.
Cominciano ad esserci nelle canzoni un seme di verità non solo di amori, strazi e melensitudini varie.
Un fantastico seme di rigurgito militar/fascista.
In pratica la novità è un bellissimo ricordo dei tempi andati e di quando si stava meglio e della gioventù tradita eccetera eccetera.
Il risultato è che almeno un pugno di autori sono sinceri con loro stessi, anzi, alcune canzoni sono pure ascoltabili.
Si ritorna a parlare di guerra con gaiezza e viva speranza.
Una delle mie preferite è la quasi famosa "Vecchio Scarpone". Sarà che l'hanno ricantata qualche anno fa gli Elii ma mi fa canticchiare allegro.
Racconta di un tipo che trova il suo scarpone militare in soffitta ancora con qualche filo d'erba e si lancia in un ricordo del passato quindi delle guerre (canzone del '53 per cui ricordi delle varie campagne fallimentari del ventennio).
Per la cronaca a Sanremo arrivò terza ex aequo.
Ci sono frasi nel testo che fanno un quasi rabbrividire se ben contestualizzate:
Vecchio scarpone/
Quanto tempo è passato/
Quante illusioni/
Fai rivivere tu
E poi:
Forse sapresti/
Se volesse il destino /
Camminare ancor.
Chi sono gli autori di questa miusichina? Calibi, Pinchi, Carlo Donida.
Mi soffermo solo sui primi 2, i nomi qui sopra sono pseudonimi. Il primo, Calibi, è il padre di Mogol, il secondo Pinchi, scrisse con successo "Ti Saluto, Vado in Abissinia". Mi fermo qui e passo alla peggio delle peggiori.
La lotta è stata a 3, massimo 4. Inoltre questa è la prima peggiore che aveva all'epoca passato la prima serata Sanremese, anzi, questa nel '53 arrivò quinta. Ho voluto "premiare" una delle canzoni con quello spirito un po' nostalgico. Potrebbe essere l'inno di tutti i vecchi che guardano i lavori e poi stanchi si riposano su una panchina vicino al municipio.
Mai avrei pensato che un uomo senziente potesse dedicare una canzone a una VILLA COMUNALEEEEE!!! ma tant'è... ecco l'annuncio canonico.
"Di Ruocco-Oliviero Vecchia Villa Comunale, canta per noi Giorgio Consolini. Vi prego, mandatelo in ospizio!"
1 commento:
continua per noi! non demordere! pasquy
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