Oggi alla radio ho sentito la nuova versione di "We are the world", fatta per aiutare Haiti.
Una volta, a una recita di fine anno delle scuole elementari, le maestre ce l'avevano fatta cantare.
Era il 1985: al cinema davano "I Goonies" e Chernobyl era ancora là che produceva corrente a tutto spiano. Nessuno sapeva l'inglese. Nemmeno le maestre, probabilmente.
Ma quelle donne sconsiderate si devono essere incaponite sulla canzone.
Mi ricordo che per farcela imparare a memoria, ci avevano fatto scrivere il testo sul quaderno. Ma non in inglese: ce l'avevano dettato proprio così, come si pronunciava.
Uiàr de uooo-ord, uiàr de cildreeen
Uiàr de uans u meich a braider dei
Solestar ghiviiiiin
Mi è sempre sembrata una cosa davvero perversa. E mi ha segnato, ovviamente.
Ancora oggi infatti, che l'inglese lo parlo tutti i giorni, leggo e scrivo in inglese, guardo solo film e telefilm in inglese, ancora oggi, se ascolto la canzone, io li sento cantare "uiàr de uooo-ord".
Ed al minuto 4:25, si sente chiaramente che Ray Charles grida "Ollemme-he-he!".