In questi giorni impazza la polemica sul crocifisso nelle aule. Mi sembra inutile scrivere qui come la penso io al riguardo. Ma questa storia mi ha fatto tornare in mente l'unico evento miracoloso a cui ho assistito nella mia vita.
Ve lo racconto, ma siccome potrei offendere le anime pie (e non sia mai che io voglia offendere le anime pie!), il resto del post è al di là del salto per leggere il resto del post, cliccate sul titolo.
Ho frequentato le scuole superiori all'istituto tecnico industriale, in una classe maschile. E tutti noi sappiamo cosa succede in una classe di soli maschi.
Ho frequentato le scuole superiori all'istituto tecnico industriale, in una classe maschile. E tutti noi sappiamo cosa succede in una classe di soli maschi.
Esatto. Si bestemmia. Si bestemmia un sacco.
La vulgata vuole che le bestemmie facciano piangere gesu'. Ma questa è solo una superstizione, frutto di una fede popolare immatura e bambinesca.
Gesu' non si limita a piangere.
Eravamo in questa classe maschile dell'istituto tecnico industriale, qualcosa come una mattina di quindici anni fa. Le finestre erano chiuse e l'aria era viziata. Ma ad accumularsi lungo la mattinata in quel volume ristretto, non erano solo stati il sudore e il testosterone: anche il livello di blasfemia aveva raggiunto un valore critico.
L'aria era satura dell'odioso peccato di lesa divinità. Solo un paio di secoli prima, saremmo stati tutti come minimo arrestati e torturati, se non arsi vivi.
A ogni madonna le finestre vibravano.
Il crocifisso, che per volere fascista era parte da ottant'anni dell'arredo scolastico, se ne stava lassu' appeso, in silenzio.
Com'è noto, la bestemmia per sua natura sale. Immaginate la quantità di moccoli che copriva il soffitto a quel punto, come tanti palloncini di elio lasciati sfuggire dalle blasfeme manine di bimbi senzadio.
E il crocifisso là in alto, immerso in quell'atmosfera diciamo estremamente critica nei suoi confronti e di chi esso rappresenta (e non sto parlando ovviamente della cultura e società italiane, ma chi volete prendere per il culo?).
Fu a quel punto che avvenne il miracolo.
Il mio compagno di classe S.F., artefice dei piu' elaborati e creativi oltraggi al senso religioso che io conosca, non ricordo perchè o per come, proruppe in un liberatorio e fragoroso orcoiddio. Fu la goccia.
Il crocifisso si crepo' all'altezza della lignea spalla con uno schianto secco, e il martoriato braccino prese ad oscillare appeso solo piu' per il chiodo nella mano.
Sull'aula calo' il silenzio.
Il senso di colpa si insinuo' negli inariti cuori di quei quindici peccatori? Il segno divino cambio' le blasfeme vite in tempo per evitare loro la dannazione eterna? Il legiferatore fascista con la sua norma sull'arredo scolastico contribui' a salvare dalle fiamme dell'inferno quegli scapestrati frequentatori della scuola pubblica?
Macchè. Passato l'istante di sorpresa scoppiammo in un ovazione e portammo in trionfo S.F., ancora visibilmente scosso per la performance. Da allora fu il nostro eroe. Continuammo a narrare le sue gesta negli anni successivi, rievocando l'episodio in ogni ritrovo tra ex-compagni.
7 commenti:
maaaaaaa...dove sarebbe sto salto per vedere il resto del post?
Sto cercando di inserire il salto ma non funziona! Cioè il salto c'è ma non appare scritto il "continua a leggere" cliccabile. Eppure ho fatto come dicono.
madò, la devi smettere di farmi ridere in ufficio...
ho sempre ritenuto la bestemmia uno dei migliori esempi della stupidità dell'uomo
avevate l'attenuante dell'età ma non mi sentirei così orgoglioso nel raccontarlo
mac
Ma devi ammettere che crepare un crocifisso è stato uno stunt niente male.
ORTO MIO!
...effettivamente...
alle superiori al crocefisso togliemmo gesù e mettemmo la scritta *torno subito*
venne fuori un casino mai visto
mac
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